Il Gazzettino del Fantacalcio dei Gufingoli

Organo ufficiale della F.I.G.A. - Federazione Italiana Gufingoli Asteminon - STAGIONE 2005/2006

venerdì, maggio 19, 2006

Sb Commandos campione F.I.G.A. 2005/2006

E’ un momento che aspettavamo da quel giorno di settembre, quando il caldo bagnava la fronte di sudore e il sole calante preannunciava l’inizio di nuovo anno. E’ un sogno che si realizza per ognuno di noi. E’ un risultato che non era affatto scontato. Anzi, è imprevedibile. Siamo davanti ad una perfetta parità. D’Aversa e Commandos a contendersi il titolo. Due grandi squadre che non si sono mai tirate indietro in una battaglia. I primi sembravano spacciati, a poche giornate dalla fine, a lottare per un posto in Champions. Invece alla fine, grazie a Bresciano, Trezeguet e Pandev, i bianco azzurro neri, si sono risvegliati e hanno raggiunto, proprio all’ultima giornata la vetta. I biancoverdi si sono imposti fin dall’inizio, con un Francesco Totti che faceva i miracoli. Poi, quando questi rompendosi aveva impaurito tutti, dai meandri dello spogliatoio, è uscito Amauri, prendendo per mano la squadra, aiutandola con i suoi gol da fenomeno. I due mister si sono ritrovati a combattere per la vittoria finale, all’ultima giornata.

Splende il sole, anche l’ultima domenica di campionato. Come la prima. Ma ora, i sogni non sono più tali, le utopie non sono più delle chimere; ora si parla di realtà. Si parte, si gioca, gioendo, cantando, urlando, scatenandosi, mangiandosi le unghie e sudando, però si gioca. Adesso non c’è cosa più importante, in un periodo così. Il Commandos a sorpresa, perde a S.Eugenia. Il D’Aversa vince strepitosamente con l’Hellas. Citro, nella sua umiltà, esce dall’aspra contesa, perdendo con l’alleata Ficus (alla faccia delle malelingue). E’ finita, sì, forse, anzi....no. C’è parita, parlano i numeri per tutti. Commandos 65. D’aversa 65. C’è lo spareggio, mormorano. C’è davvero, bisogna giocarsela fino in fondo. Solo adesso si sente la pressione nelle vene dei presidenti, d’altronde è il brivido che aspettavano dall’inizio di tutto. "Tanto non ci sarà mai alla fine lo spareggio per la vittoria dello scudetto, è impossibile, comunque la regola mettiamola lo stesso, non si sa mai..." disse qualcuno mentre veniva creato un regolamento. E chi l'avrebbe mai detto, è stato proprio così. Scorrono i voti, scorrono i giocatori e le medie, scorrono tra difensori goleador e attaccanti stitici. Poi di colpo, un sussulto, E’ finita. Acta est fabula, lo spettacolo è terminato. E se la fortuna gira come una ruota, se “Finis coratus est” il risultato è il coronamento dell’opera, allora per tutto quello che ha fatto, che ha dato e che ha perso, il Commandos, questo scudetto, se lo merita davvero. Per riassumere, il Commandos ha vinto. Meritatamente, forse, ma la Dea Bendata ha giocato con ognuno di noi, solo uno l’ha seguita nella strada giusta. Ed è arrivato fino alla vittoria, con tante battaglie, tutte combattute e vinte. E la lotta che ha vissuto in questa giornata, per il presidente Antonio Fattorini, è stata incredibile.

Da parte della redazione a lui vanno le nostre felicitazioni e i nostri complimenti per il grande risultato ottenuto. Ma vanno anche al D’Aversa e al Citro Fat, degni avversari di un confronto così acceso. Ringraziamo tutti per averci seguito in modo così acceso e interessato. Speriamo di aver reso un servizio, utile e accettabile per la consultazione delle varie statistiche. Non ci resta che augurarvi un buon periodo di riposo. Il sipario non può essere calato. Ci sono mondiali. E dopo, un'altra ancora più emozionante stagione di campionato F.I.G.A. Il nostro non è un addio, è un arrivederci.
E come è giusto che sia, adesso è il momento del meritato plauso ai campioni. Il Commandos ritira il trofeo, la conchiglia adesso viene cucita nella sua maglia, resterà li per una stagione intera, starà al Commandos onorare questo difficile compito anche la prossima stagione.

martedì, maggio 16, 2006

36a Giornata: Commandos e D'Aversa nello spareggio, terzo Citro Fat e quarto Bazza.

Gufingolandia - Si è conclusa l'ultima giornata ed è tempo di verdetti nel campionato FIGA, non sono mancati colpi di scena al vertice della classifica con il D'Aversa che aggancia il Commandos, sconfitto dal Panzer, ma la vera beffa arriva al Citro Fat che dopo essere stato la in cima per tutta la durata del campionato perde con gli alleati del Ficus e si ritrova terzo, forse una punzione troppo grossa per loro.Intanto il Bazza vince con il Labirinto e si qualifica per la Champions.

A Santa Retina si gioca una delle partite più importanti della giornata tra l'Hellas e il D'Aversa. Nessuna delle due può sbagliare questo incontro per i rispettivi obbiettivi. La partita parte subito a ritmi altissimi con i giocatori che lottano su ogni pallone e su un bel contropiede è il D'aversa ad avere la prima grande occasione con Taddei che tira un bel diagonale ma Buffon si supera e devia in angolo. Sulla battuta dello stesso angolo la difesa di casa fa un pasticcio e regala al rapace Trezeguet una palla vagante in area che non può sbagliare e porta in vantaggio gli ospiti. I ragazzi di Losi non si possono arrendere così, ci pensa il capitano Del Piero a prendere per mano la squadra e segna il gol del pareggio facendo esplodere la curva. Ma alla fine arriva la beffa per l'Hellas perchè si ritrova a giocare in dieci e il D'Aversa non ci pensa due volte a colpire e lo fa con Del Vecchio subentrato dalla panchina portando alla vittoria i ragazzi di Maradona. Poco dopo arriva la notizia delle sconfitte del Commandos e del Citro Fat ed ora il D'Aversa sa che si giocherà tutto ai voti per vincere il campionato.

Al Cimitero degli Ebrei il Calia riceve il Tomotigna che riesce addirittura a presentarsi per la seconda volta consecutiva, ormai le due squadre non hanno più stimoli ma questo non significa che non debbano dare spettacolo. I padroni di casa partono immediatamente all'attacco ma non pensano alla fase difensiva ed infatti vanno in svantaggio con un gol di testa di Cruz. Il Calia è determinato a vincere e trova subito il pareggio con Suazo che si conferma uno dei migliori marcatori del campionato. I ragazzi di Coli continuano a spingere sull'accelleratore e vanno in vantaggio con Budan che si presenta di fronte al portiere e lo batte. Non manca molto che arriva anche il terzo gol con Budan che trova la doppietta personale e fa esplodere la curva. Il Tomotigna è come se non ci fosse e gli avversari chiudono del tutto la partita con Flachi, finsce 4-1 per il Calia che ha giocato perfino in nove per tutta la durata dell'incontro.

A Ruffolo il Bazza si gioca la Champions e si trova come avversario il Labirinto che non è un avversario facile se trovato in giornata. Le squadre stanno gran parte del primo tempo a studiarsi, fino a che la squadra di casa decide di partire e va in vantaggio con Mexes che si avventura nell'area avversaria e segna di testa. Il Labirinto non si fa condizionare, Ibrahimovic entra in area avversaria e viene atterrato guadagnando un ottimo rigore, dagli undici metri si presenta Borriello che non sbaglia. Nella ripresa gli ospiti vanno addirittura in vantaggio con il solito Borriello che si libera del proprio marcatore e batte il portiere con un colpo di testa angolato. Il Labirinto sembra ormai sicuro della vittoria ma non fa i conti con Rocchi che viene lasciato colpevolmente dalla difesa libero di stoppare un pallone al limite dell'aria e far partire un bolide che si infila alle spalle di Squizzi. La partita finisce in pareggio ma il Bazza risulterà vittorioso ai voti e si guadagnerà il quarto posto utile per l'Europa.

In Piazza del Mercato si gioca lo scontro tra le due alleate del Ficus e del Citro Fat, quest'ultimi non possono sbagliare se vogliono vincere il campionato.Il Citro si sbilancia in avanti alla ricerca del goal e Fiore con un tiro meravigliso colpisce in pieno il palo, Esposito raccoglie e dalla difesa fa tutta la fascia da solo, i citrati sono troppo scoperti e arrancano in difesa ed lo stesso Esposito fa partire un cross dove Toni insacca di testa, Ficus in vantaggio. Arriva comunque il pareggio citrato che fa impazzire i tifosi. Tavano, lanciato dall'ottimo Fiore, scarta un giocatore e dal limite dell'area fa partire un bolide rasoterra che si insacca alle spalle di Lobont. Il Citro Fat si sbilancia nuovamente troppo e certe volte lascia liberi i giocatori del Ficus, come Esposito, che sbagliano alcune occasioni ma poi non insistono più di tanto. Alla mezz'ora Palombo con un tiro straordinario centra il secondo palo della giornata. L'arbitro fischia la fine e i ragazzi di Bobbe siedono amareggiati sul manto erboso del campo.

Ed eccoci alla partita della giornata, a S.Eugenia il Commandos si gioca il campionato e si ritrova di fronte la mina vagante Panzer. La capolista sottovaluta però gli avversari e lascia troppi spazi liberi per gli attaccanti. Infatti non passa molto tempo che il Panzer va in vantaggio con Kakà che su rigore spiazza Castellazzi. Il Commandos non è in partita, e si vede perchè poco dopo i padroni di casa raddoppiano con il ritrovato Konan, facendo infuriare il portiere bianco-verde che sela prende con la propria difesa. Ma non è finita qui, dopo la ripresa arriva anche il terzo gol con Dainelli che su un cross svetta di testa e insacca trovando il primo gol stagionale chiudendo ogni speranza del Commandos di recuperare la partita. I bianco-verdi non credono ai propri occhi e ormai rassegnati lasciano il campo libero per gli avversari che segnano il quarto gol con Konan che firma la propria doppietta personale. Il Commandos non si sarebbe mai aspettato una partita del genere dal Panzer ed ora sela dovrà vedere ai voti con il D'Aversa che con la vittoria lo ha agganciato in cima alla classifica.

Ed ecco la classifica, in attesa del risultato tra il D'Aversa e il Commandos.

65 Commandos
65 D'Aversa
64 Citro Fat
61 Bazza
57 Hellas
52 Ficus
41 Labirinto
40 Calia
40 Panzer
19 Tomotigna

sabato, maggio 13, 2006

36a Giornata 2005/2006



Li chiamano sogni, speranze, emozioni. Noi li chiamiamo brividi. Sono quelle strane vibrazioni che senti in tutto il corpo quando la tua squadra è all’ultima partita, all’ultimo scoglio da superare, all’ultimo bivio tra vita e morte, gioia e vergogna, paradiso ed inferno. E chi se lo sarebbe mai aspettato un finale così, forse tutti, forse nessuno, forse solo il dio pallone, che in questi giorni si è macchiato di un fango, quello della vergogna, che solo l’anima dello sport può ripulire. L’anima che sta dentro ognuno di noi, sognatori della domenica, di noi che il martedì ci rosicchiamo l’animo perché qualche giornalista incapace ha sbagliato nel dare un sei e mezzo o un sette. Ed ora che siamo alla fine, possiamo realizzare il nostro sogno di un calcio migliore, possiamo tirare fuori la vera essenza di questo gioco, possiamo dimostrare che un animo questo gioco ce l’ha ancora. Basta con le parole, ora parla solo il campo. In bocca al lupo a tutte le squadre. Buon brivido.


Vignano. La folla batte già le mani. E fa bene. Un altra annata al massimo livello per il D’Aversa Fc, un altro anno passato a gioire, grazie ad una squadra compatta, completa ed efficiente in ogni reparto. L’allenatore spesso non ha azzecato la formazione. Ne ha pagato il conto, Maradona, se l’è giocato col Labirinto questo scudetto. Si perché il D’aversa aveva tutte le carte in regola per portarselo a casa, questo scudo. E invece si è distrutto in campetti, come proprio l’ultima giornata a Santa Retina dove oltre ad aver lasciato due punti, i biancoazzuroneri, hanno lasciato anche le speranze. Forse. Si, se il D’Aversa vincerà oggi, non sarà tutto perduto. E anche se il presidente, oggi ha ben altro per la testa, i suoi ragazzi hanno uno ed un solo obbiettivo: vincere. Poi il resto, se il Fato lo concede, accadrà da solo.




Del Piero guarda la curva ospite. La sua curva. Quella che lo ha sostenuto. Sempre. E’ lui il simbolo dell’Hellas infatti. Un concentrato di alti e bassi mixato ad una formazione sottovalutata che Lucarelli e altri senatori hanno portato più su di molti altri attacanti dal gol facile ma dal cuore inesistente. E ora i rossoblù vogliono in cambio il loro sogno. La chiamano Europa, lo chiamano tabù per una squadra come l’Hellas. Ma adesso non è più una chimera, è pura realtà. Ora anche là a Santa Retina, la chiamano Champions League. Ma servono occhi puntati al tabellone, Bazza non molla.




D'Aversa Fc - Hellas Fc


Cimitero degli Ebrei. Ci sono state troppo ombre sul Calia. Veramente troppe per una squadra che ha come principio la lealtà verso gli avversari. Sia chiaro, non si parla agonisticamente. Perché il Calia ha falciato le grandi nelle ultime giornate. E pensare che qualcuno ha riso quando il Calia comprava i giocatori solo perché erano suoi idoli o gli piacevano i loro cognomi. Chi ci ha riso sopra probabilmente, qualche punto al Cimitero ce lo ha lasciato. Forse questa squadra meritava di più, ma il dio pallone, a volte è anche un po’ stronzo.




Molti avevano paura che succedesse. Ed è successo. Un altro campionato passato a fregarsene di tutto e di tutti. I tifosi non si sono fatti sentire. Già la squadra barcollava, poi se ci si mette il presidente a non dare nemmeno la formazione, allora sì che si cade in basso e il Tomotigna non era in condizione di risalire. Si vedeva da lontano. Però, infondo, è una lezione anche questa. Non prendete esempio da lui.




As Calia - Gs Tomotigna


Ruffolo. Non chiedetemi come sia possibile recuperare la quarta in così poche giornate, chiedetelo a Bazza, perché lui ce l’ha fatta. L’ardore dei suoi colori lo hanno portato là in alto, ad una velocità pazzesca, recuperando punti su punti, mangiando la polvere fino a gennaio e vomitandola in corsa fino a qui. Bazza ce l’ha fatta, ha sputato tutta la rabbia e se ne andato dalle zone basse. Non è posto per chi ha davanti Rocchi e Corradi, che alla fine del campionato si sono dati alla pazza gioia con i portieri di serie A. Ed adesso la squadra di Ruffolo non può certo farsi scappare la champions ora che è un punto sopra l’Hellas. Adesso, come dicono quegli squadristi della curva, servono davvero forza e onore.




Oggi la più grande sconfitta del Labirinto, sarà una, una sola. Quella di cambiare la maglia, togliendo lo scudetto F.I.GA. di cui il presidente si è vantato, forse anche troppo, per un anno intero. Ma nel campo campano di rendita solo il Pro Vercelli e il Casale. Il Labirinto sarà solo una delle tante squadre che saranno iscritte nell’albo d’oro della F.I.G.A. Ed ora non ci saranno più scuse, perché dopo un’annata terrificante come questa si può solo migliorare. Serve azzerare tutto adesso, serve mandare via chi il cuore per quella squadra non l’ha mai usato. Serve davvero cambiare. Oggi calerà il sipario su una stagione che va solamente dimenticata. Ma va fatto subito.




Ac Bazza - As Labirinto


Piazza del Mercato. Tutti erano perplessi all’inizio, quando l’Hellas cedette al Ficus, Luca Toni, per 15 euro. Qualcuno lo definì un colpo a caso, un trasferimento quasi inutile. No. Toni è stato il colpo dell’anno, perché, giurate e mettete la mano sul fuoco, nessuno ci avrebbe scommeso un euro sul fatto che Toni segnasse 30 gol in un anno. Ficus sì e aveva ragione. E’ stata la punta viola a tenere su il Ficus per quasi tutto l’anno. Ci hanno pensato Pasqual (altro miracolo della dirigenza) e Jorgensen a condire le prestazione del Giraffone. Ora Ficus chiuderà il campionato in modo tranquillo ma la paura che quest’uomo indovini il prossimo anno, un altro colpo, è tanta.




Questo giorno se lo preparava da due anni, Citro Fat. Non ha mai smesso di crederci. E’ stato quello che si è sempre contraddistinto per idee creative (il citrosil e sopratutto le coreografie sono opera sua) e voglia di vincere. E se l’anno scorso non aveva potuto partecipare più di tanto, questa volta in alto c’è stato più di tutti e adesso non può lasciare tutto il lavoro dietro alle spalle. E vaffanculo al mondo, perché domani il Citro Fat si gioca tutto, ma veramente tutto, e il condottiero delal squadra ha un nome ed un cognome. Alberto Gilardino, Per Citro un mito, uno stile, un esempio da seguire, dalla testa ai piedi. Davvero. E allora è il momento che il campione ripaghi la fiducia datagli dal mister. Gilardino ma anche Tavano, Fiore e Marchionni hanno solo 90 minuti per tirare fuori le palle e dimostrare che non è stato tutto sbagliato, e che quello del Citro è un sogno che può diventare realtà. Ora tocca a loro.




Ss Ficus - Fc Citro Fat


Sant’Eugenia. E’ tutto pronto per chiudere la stagione. Il bilancio del Panzer è piuttosto negativo. Mai una soddisfazione per il presidente, scuse per non aver dato la formazione e cazzate di vario genere. Ma la voglia non c’era e si è visto. Ora serve solamente farla finita e smetterla di fare la “piccola”. Ogni tanto si può anche crescere. Questo, fantacalcisticamemente, Panzer lo deve capire. Curioso, come l’anno scorso lo scudetto si decide al S.Eugenia. Ma Panzer questa volta non c’entra niente. Guarda e basta.




Datemi un motivo per cui il Commandos oggi debba mollare. Nessuno. Lo scudetto è là, a due punti, a due passi, magari ad un colpo di testa da qui. Un anno stupendo per il Commandos, che già all’asta iniziale si dimostrava agguerrita e decisa nel portare a termine la missione. Sembrava impossibile, ma ce l’hanno fatta. La Champions l’hanno già fatta loro, adesso devono combattere per il premio più ambito, quello che riempirebbe la bacheca, più di ogni altra coppa. Si parlava di patti traditi, partire “vendute” e giocatori prestati. Ma ora ciò che conta sono i goal, e questo il Commandos lo sa bene. Non possono buttare al vento tutto quello che Totti, Nedved e Shevchenko hanno fatto in un anno. Sarebbe uno spreco per il calcio, sarebbe vergognoso e disonorevole per chi, in due anni di F.I.G.A è sempre stato ai massimi livelli. Ora che la grande potenza è esplosa, si può solo dire : “Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.”




Ac Panzer - Sb Commandos


Ma diciamo la verità: comunque andrà a finire...il campionato più bello del mondo si trova sicuramente a Gufingolandia!!!

lunedì, maggio 08, 2006

35a Giornata: Commandos a un passo dallo scudetto, le inseguitrici pareggiano, Hellas e Bazza in lotta per la Champions

Gufingolandia - Svolta importante all'apice della classifica con il Commandos che riconquista il primo posto a scapito del Citro Fat che pareggia con l'Hellas e vede allontanarsi lo scudetto, il D'Aversa dopo il pareggio con il Labirinto può ormai dare addio alle speranze di riacciuffare la cima, intanto per il quarto posto utile per la Champions il Bazza supera l'Hellas.

A Roccatederighi si gioca la partita della giornata tra il Citro Fat e l'Hellas, c'è solo un risultato per le due squadre... vincere. I Citrati non si fanno aspettare e subito dopo dieci minuti vanno in vantaggio con il risorto Fiore che butta in rete un pallone vagante in area. I ragazzi di Losi non hanno neanche il tempo di riorganizzarsi che Dainelli pesca bene Iaquinta, che torna quello di un tempo, che anticipa l'avversario bucando Buffon, facendo esplodere la curva. Nella ripresa cambia la partita, il Citro Fat può amministrare il vantaggio e L'Hellas si lancia all'attacco accorciando le distanze con Cafù liberato perfettamente dal rampante Di Natale. La partita sembra destinata ad una vittoria dei ragazzi di Bobbe ma non sarà così, perchè ai voti pareggeranno ritrovandosi con un punto che sa di beffa. L'Hellas si ritrova quinto in classifica sperando in un passo falso la prossima giornata della diretta concorrente Bazza.

A Ruffolo il Bazza riceve il Panzer, la squadra di casa sa che non può sbagliare se vuole conquistare il tanto ambito quarto posto. La partita inizia a ritmi bassi con le squadre che si studiano, fino a che Kakà si guadagna un rigore e lui stesso si presenta dall'undici metri non sbagliando. Non passa molto tempo che la difesa del Bazza fa ancora un fallo in area, questa volta dal dischetto batte Ferrante ma sbaglia buttando fuori la palla. I rosa-nero sembrano imbambolati e lasciano troppo liberi gli attaccanti avversari, e non tarda ad arrivare il raddoppio di Ferrante che con un destro dalla distanza batte Mirante. I militari vanno al riposo ormai certi della vittoria ma nella ripresa entra un Bazza motivatissimo e subito accorcia le distanze con Oddo su rigore, altri cinque minuti e la squadra di casa trova il pareggio con Cruz che con una finta si libera del proprio marcatore e batte De Sanctis. Sembra che le squadre si siano scambiate le parti, il Bazza va in vantaggio poco dopo con Amoruso con un altro rigore e infine firmerà la doppietta personale chiudendo una partita che sembrava nel primo tempo ormai perduta.

Al Cimitero degli ebrei si gioca la partita tra il Calia e il Ficus, due squadre che ormai non hanno più obbiettivi. La squadra di casa è rinunciataria e allora ci pensano gli ospiti a fare la partita, infatti dopo un calcio d'angolo il capocannoniere Toni approfitta di una palla vagante in area e porta in vantaggio il Ficus. I rosso-neri giocano inoltre in dieci e lasciano campo aperto per gli avversari che non ci pensano due volte e chiudono l'incontro con la spina nel fianco Jorgensen che incrocia bene un tiro di sinistro e batte Julio Cesar. La partita potrebbe anche finire qui ma i trasparenti non si fermano e fanno la rete del 3-0 con il solito Toni che firma la doppietta personale e si conferma capocannoniere incontrastato di questo campionato.

Nella "foresta" di Santa Retina si gioca un derby tra le due arcinemiche Labirinto e D'Aversa. La partita non rispetta le promesse e addirittura i padroni di casa si presentano in dieci, allora ci pensano i ragazzi di Maradona a dare il via alla partita con una bella azione in contropiede, Taddei si presenta di fronte alla porta ma spreca clamorosamente una azione ghiottissima. Ma poco dopo il D'Aversa non si fa sfuggire un'altra occasione con Pandev, ormai trascinatore, che si libera di due avversari e scarta anche il portiere segnando un gol strepitoso. Il Labirinto però non si fa scoraggiare e nonostante l'inferiorità numerica riesce a trovare la rete del pareggio con Tommasi che anticipa tutti sul cross di Jimenez. La partita non da più emozioni e il D'Aversa può solo sperare in un miracolo nell'utima giornata per riprendere le due davanti.

In piazza del Mercato il Tomotigna sela gioca con il Commandos, i padroni di casa addirittura si presentano in campo e già questo è una vittoria per loro, anche se si presentano incredibilmente in dieci, escludendo i due migliori giocatori della squadra di Piazza del Mercato dell'ultimo periodo: De Rossi e Giacomazzi, vendicando così il probabile biscotto capitato nella scorsa giornata tra Citro e Calia. I bianco-verdi non sottovalutano l'avversario e vogliono subito chiudere l'incontro con Nedved che con un bel destro batte Dida. Nella ripresa Rocchi non si fa attendere e su un cross anticipa tutti segnando un gol dei sua di rapina, il Tomotigna prima della fine dell'incontro riesce a segnare un gol da cineteca firmato da Seedorf che con una punizione da trenta metri fa partire un bolide che scheggia l'incrocio dei pali e si infila al sette. Il Commandos dopo il pareggio della diretta concorrente Citro Fat si ritrova primo in campionato ad una sola giornata dalla fine, ora non è mai stato così vicino allo scudetto. In definitiva, sarà decisivo il prossimo scontro contro il Panzer, e se il Commandos sarà davvero corretto come dice di essere (ora che il biscotto è stato reso), il campionato resterà aperto fino alla fine. Come dicono gli Oasis, definitly maybe.

65 Commandos
64 Citro Fat
62 D'aversa
58 Bazza
57 Hellas
49 Ficus
41 Labirinto
37 Panzer
37 Calia
19 Tomotigna

domenica, maggio 07, 2006

35a Giornata 2005/2006

I Gufingoli sono internazionali con tutte le squadre del resto del mondo!


Fc Citro Fat - Hellas Fc





Ac Bazza - Ac Panzer





As Calia - Ss Ficus

As Labirinto - D'Aversa Fc


Gs Tomotigna - Sb Commandos

venerdì, maggio 05, 2006

34a Giornata: Crisi Commandos, Citro Fat torna primo, D'Aversa accorcia le distanze, Hellas galoppa per la Champions.

GUFINGOLANDIA - Ultimamente in cima alla classifica i punti raccolti si contano sulle dita della mano perché il Commandos perde la vetta in seguito alla sconfitta nel derby di Ruffolo e il Citro Fat pareggia con gli alleati del Calia. Di tutto cio ne approfitta il D'Aversa che vincendo accorcia nuovamente le distanze alimentando la fiammella di speranza. L'Hellas si affida alla burocrazia per battere il Tomotigna e il Labirinto straccia gli alleati del Ficus.

Tra Tomotigna e Hellas vince Hellas, il movente è una storia ormai gia vista decine di volte che non vale la pena di essere raccontata.

Danimarca Svezia non è stata la prima e non sarà l'ultima. Nasce tra i sospetti la sfida tra Calia e Citro Fat, gli stessi sospetti che ci sono tra Juve e Siena e la sorte vuole che la giornata è la stessa, il risultato anche perché entrambi le sfide nascono tra i sospetti e muoiono (è il caso di dirlo) tra grandi sospetti, ma come gia detto Danimarca e Svezia non sono casi isolati. Tornando al calcio, quello giocato, il Calia conferma la tradizione che vuole i rossoneri padroni nei confronti con le grandi, infatti Suazo e Flachi mettono al sicuro il risultato se non fosse che a centrocampo Veron e Della Morte sono in infermeria e il pimpante Muntari viene lasciato in tribuna. Quindi il Citro Fat raccoglie un punto grazie alla superiorita numerica.

L'altro scontro interno al CCLF lo giocano Ficus e Labirinto con quest'ultimo che fa la partita e se per una volta il trascinatore Mancini è spento poco importa perché in fin dei conti il suo rigore sbagliato non conta niente ai fini del risultato, questo perché c'è un nanerottolo che fa impazzire le difese, risponde al nome di Foggia e di goal domenica ne ha fatti 2, cosi come il resuscitato Inzaghi che festeggia con le solite esultanze di un quarto d'ora. Gli obiettivi prestigiosi non sono arrivabili per i campioni in carica ma almeo la dignita non si perde matematicamente e il Labi la sta riconquistando.

Nella restaurata valle il Panzer viene preso a pallonate dal D'Aversa che restituisce ai militari la pena che essi avevano inflitto agli alleati dell'Hellas. La partita comincia con un acuto del brasiliano bianconeroblu per un giorno che sigla il primo goal, si tratta di Amauri che poi si concede una doppietta personale inframezzata dalla prodezza del primaverile Taddei, doppietta che non riesce a Cozza semplicemente perchè non tira il rigore dopo che aveva gia segnato un gol, quello del 4-0. Ora la vetta è vicina ma i sogni a volte fanno rotolare in fondo alla montagna.

Nel derby tra Bazza e Commandos a spuntarla sono i rosanero che compiono il miracolo ciliegina sulla torta di una galoppata finale senza precedenti. I primi 10 minuti sono scoppiettanti con Viera Trezeguet e Mutu che accendono la partita e fissano il risultato sul 2-1, ma la partita è un susseguirsi di emozioni e il Bazza accende i motori del tridente d'attacco, prima pareggia con Rocchi, poi passa in vantaggio con Di Michele e infine si assicura i tre punti con il rigore di Amoruso. Il bazza tiene il fiato sul collo dell'Hellas e il Commandos cade in crisi perdendo la vetta.

63 Citro Fat
62 Commandos
61 D'aversa
56 Hellas
55 Bazza
46 Ficus
40 Labirinto
37 Panzer
37 Calia
19 Tomotigna